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Nuove povertà in aumento anche nella Diocesi

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Anche nella Diocesi di Lamezia Terme, come nel resto d’Italia, le povertà stanno aumentando. È quanto è emerso nel corso del convegno organizzato dalla Caritas Diocesana in preparazione alla IX giornata mondiale del povero, “il cui tema scelto da papa Leone – come ricordato da don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana – tratto da un versetto del salmo 71,5 (Sei tu, mio Signore, la mia speranza) ci ricorda che la vera forza dell’uomo non sta nella ricchezza o nel potere, ma nella fiducia nel Signore che non abbandona mai chi a Lui si affida”.

Una emergenza in forte crescita che non riguarda solo il lato prettamente economico, ma abbraccia vari aspetti della società da quello culturale a quello delle dipendenze a quello sociale. Tante, ad esempio, le persone che vivono profonde solitudini e che, spesso, si rivolgono anche alla Caritas, magari usufruendo delle mense, per poter “socializzare”. Poi, ci sono quelle povertà nelle quali si entra lentamente ma inesorabilmente e da cui (come ad esempio l’azzardo) non si riesce ad uscire, entrando in quel meccanismo contorto che porta alla disperazione, alla dipendenza, alla solitudine.

“Noi – ha detto il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, parlando di coloro che “entrano in questo spettro delle nuove povertà” – siamo qui sul campo. Abbiamo aperto le porte a tutte queste situazioni anche se su alcune ci stiamo attrezzando perché c’è una forma di sorpresa e, quindi, di impreparazione. Però, anche questa sera avremo la possibilità di poterci attrezzare, sia sul piano teorico che pratico, per offrire un supporto a quelli che vivono varie dipendenze come quella dell’azzardo ed anche altre forme di povertà che prendono volti, di tanto in tanto, diversi”.

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Un problema che si registra, non solo a Lamezia ma anche a livello nazionale: “Non ci sono più solo i poveri economici – ha detto al riguardo don Marco Pagniello, direttore della Caritas nazionale – La povertà in Italia è crescente. Sono aumentate le persone che sono in povertà assoluta ma anche in povertà multidimensionale, che è sintomo di decadimento sociale. Abbiamo la povertà sanitaria: ad esempio, gli anziani stanno rinunciando alla cura a causa dei tempi di attesa lunghi e dei costi del privato. Ma abbiamo anche povertà abitative, povertà relazionali, sociali. Ci sono, poi, nuove forme di dipendenze che toccano sempre più le vite dei ragazzi. L’azzardo – ha aggiunto don Marco – non è un gioco: il gioco fa socializzare, l’azzardo ci isola. L’azzardo è una pratica. E lo Stato su questo deve fare pace con sè stesso”.

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All’incontro, che è stato animato dal coro del Polo liceale “Campanella – Fiorentino” diretto dalla docente Giovanna Massara ed accompagnato al pianoforte dalla docente Sara Saladino, è intervenuto il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, che, nel sottolineare l’importanza “delle parrocchie che devono essere sentinelle del territorio”, ha evidenziato che “abbiamo più bisogno di testimonianze che di parole. Donarsi agli altri è la cosa più bella che c’è, senza aspettarsi qualcosa in cambio”. Quindi, ha annunciato che i Vescovi di Lamezia Terme e Catanzaro firmeranno un protocollo, proposto dalla Prefettura, contro l’usura. Di disponibilità “ad ogni forma di collaborazione con la Caritas, specialmente sugli aspetti devastanti del gioco d’azzardo”, ha poi parlato Mariarita Notaro consigliere dell’ordine degli psicologi della Calabria.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Saveria Maria Gigliotti